Come funzionano i CFP?
Crediti formativi per architetti
Cosa sono i CFP?
I Crediti Formativi Professionali (CFP) rappresentano l’unità di misura dell’obbligo formativo previsto per tutti gli architetti iscritti agli Ordini provinciali. Ogni CFP corrisponde a un’ora di formazione e costituisce il sistema attraverso cui viene garantito l’aggiornamento professionale continuo degli architetti.
Il sistema dei CFP è stato introdotto per assicurare che i professionisti mantengano elevati standard di competenza e si aggiornino costantemente sulle novità normative, tecnologiche e metodologiche del settore. L’obbligo formativo prevede l’acquisizione di 60 CFP ogni tre anni per tutti gli architetti in attività, con alcune specifiche esenzioni per determinate categorie (pensionati, over 65, ecc.).
I CFP possono essere acquisiti attraverso diverse modalità formative che spaziano dalla partecipazione a convegni e seminari, alla frequenza di corsi di specializzazione, fino alla docenza e alla produzione scientifica.
Come si ottengono?
L’acquisizione dei CFP può avvenire attraverso molteplici canali formativi riconosciuti dal sistema:
Eventi formativi accreditati:
- Convegni, seminari e workshop organizzati dagli Ordini provinciali
- Corsi di formazione professionale di enti accreditati
- Webinar e formazione a distanza (FAD)
- Master universitari e corsi post-laurea
Attività didattiche e di ricerca:
- Docenza universitaria o in corsi professionali
- Partecipazione a commissioni di laurea
- Tutoraggio di tirocini professionali
- Attività di ricerca documentata
Produzione scientifica
- Pubblicazione di articoli su riviste specializzate
- Partecipazione come relatore a convegni
- Pubblicazione di monografie tecniche
Autoformazione:
- Studio individuale documentato
- Partecipazione a visite tecniche guidate
- Frequenza di biblioteche specializzate
Per ogni tipologia di attività sono previsti specifici criteri di riconoscimento e massimali di CFP attribuibili nel triennio.
Entro quando vengono caricati?
I CFP devono essere registrati e validati entro il 31 dicembre dell’ultimo anno del triennio formativo. Il sistema prevede cicli triennali che partono dal 1° gennaio e si concludono il 31 dicembre del terzo anno.
Tempistiche operative:
- Gli enti organizzatori hanno l’obbligo di comunicare agli Ordini la partecipazione degli iscritti agli eventi formativi entro 30 giorni dalla conclusione dell’attività
- Gli architetti possono verificare in tempo reale il proprio portfolio CFP attraverso il portale web dedicato (https://gcfp.cnappc.it/)
- È possibile richiedere il riconoscimento di CFP per attività non automaticamente rilevate presentando documentazione idonea entro il 30 novembre dell’ultimo anno del triennio
Scadenze importanti:
- Verifica periodica del proprio stato CFP (consigliata ogni 6 mesi)
- Presentazione documentazione per attività non rilevate: entro il 30 novembre
- Chiusura definitiva del triennio: 31 dicembre
Eventuale periodo di recupero: nei primi 6 mesi dell’anno successivo (con sanzioni)
Cosa succede se supero i 60 CFP?
Il superamento dei 60 CFP obbligatori nel triennio è non solo consentito, ma rappresenta una pratica virtuosa che viene incentivata dal sistema ordinistico.
Vantaggi del surplus:
- I CFP eccedenti (fino a un massimo di 20 CFP) possono essere trasferiti al triennio successivo come crediti anticipati
- Il surplus dimostra l’impegno professionale e può essere valorizzato in gare pubbliche o selezioni professionali
- Alcuni Ordini prevedono riconoscimenti specifici per gli architetti più virtuosi
Gestione del surplus:
- Il trasferimento al triennio successivo è automatico per i primi 20 CFP eccedenti
- I CFP oltre il ventesimo eccedente non vengono conteggiati
- Il surplus trasferito riduce l’obbligo formativo del triennio successivo (esempio: con 15 CFP di surplus, l’obbligo scende a 45 CFP)
Strategia formativa:
È consigliabile pianificare la formazione in modo equilibrato nel triennio, concentrandosi su:
- Diversificazione delle tipologie formative
- Partecipazione a eventi di alta qualità
- Bilanciamento tra formazione tecnica e aggiornamento normativo
- Investimento in competenze innovative (BIM, sostenibilità, digitalizzazione)
Questa strategia permette di mantenere un profilo professionale sempre aggiornato e competitivo nel mercato dell’architettura contemporanea.