“Perché poeti in tempi di povertà?” (Cod. PD279115)
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Carlo Scarpa: la confessione creatrice
Programma
Carlo Scarpa è unanimemente conosciuto per la qualità dei suoi dettagli architettonici; essi non sono fine a se stessi ma rappresentano la necessità d’istituire una nuova sintassi nell’architettura attraverso la ricerca espressiva dei nessi, dei collegamenti tra parte e parte.
Il dettaglio scarpiano si potrebbe giustificare funzionalmente come il petalo di un fiore che deve carpire l’attenzione affinché sia colto il seme.
Ridurre la sua opera alla ricerca della giustapposizione più corretta tra le parti no n dice abbastanza sul perché queste parti siano state pensate per una reciproca composizione.
La molteplicità di livelli nell’opera di Carlo Scarpa è stata recentemente denominata “ embodiment ” perché essa non attiene il solo aspetto visivo/concettuale ma riguarda l’esperienza totale e fisica della sua architettura.
Di sovente l’opera del maestro veneziano è stata affrontata sul versante della similarità delle forme e solo raramente su quello dell’analisi dei significati. e della sua paziente ricerca espressiva.
La sua opera grafica ora pressoché totalmente disponibile è un patrimonio straordinario che ci permette di ricostruire la confessione creatrice dell’architetto; è così possibile entrare nei passaggi compositivi,
nelle scelte progettuali e nei pentimenti. del maestro.
L’esplorazione dei vari layer della complessa stratificazione dei disegni del Professore non è mai univoca e rivela significati abilmente evocati e/o solo accennati.
Relatore
Arch. Guido Pietropoli
Esaurito