Restauro e archeologia: strategie per la gestione e salvaguardia del patrimonio archeologico (Cod. PD338325)
Il patrimonio archeologico è un patrimonio intrinsecamente fragile. È costituito, infatti, per lo più da oggetti in stato di abbandono, da elementi che hanno subito interventi di restauro e manutenzione nel corso del tempo o da resti derivanti da attività di scavo, siano esse antiche, recenti o ancora in corso. Le loro condizioni di conservazione risultano difficili da generalizzare, a causa dello stato di incompletezza che ne amplifica sia la fragilità sia le vulnerabilità, siano esse intrinseche o indotte. Una delle principali sfide che i progettisti, impegnati nella salvaguardia del patrimonio culturale in senso lato, si trovano costantemente ad affrontare è dunque la definizione di strategie sostenibili per la gestione e la tutela di questa particolare categoria di beni, finora considerata quasi esclusivamente di competenza degli archeologi. L’intervento proposto, pertanto, non si limiterà a esplorare solo le modalità di conservazione e valorizzazione dei manufatti archeologici o in stato di rudere, ma si concentrerà anche sui problemi legati al cosiddetto “potenziale archeologico” (in passato indicato come rischio archeologico) la cui protezione costituisce un elemento essenziale del progetto di architettura, così come definito dal Codice degli Appalti e dal Codice dei Beni Culturali.
PROGRAMMA
Elementi per una conoscenza del patrimonio archeologico e per la sua conservazione degli interventi di Restauro.
RELATORE
Prof. Andrea Ugolini
Professor in Preservation of Architectural Heritage
DA – Department of Architecture
Alma Mater Studiorum,University of Bologna
Polo Scientifico di Cesena